Call Center in Albania. Un business in declino
Stando agli ultimi bilanci delle maggiori aziende operanti nel settore, si evidenzia un calo dell'attività di circa il 20% rispetto all'anno precedente.
Sembra che l'età d'oro dei call center
sia finita. I grandi player del Paese si stanno ridimensionando mentre i
pionieri hanno ceduto le loro attività. Il settore sta iniziando una fase
di ristrutturazione dle business direzionata verso attività complementari come
il web marketing.
Secondo la Direzione Generale delle Imposte,
oggi sono 659 le Imprese registrate per attività di Call Center in confronto
alle 817 aziende registrate nel 2017 (circa il 20% in meno).
Il settore ha vissuto una rapida crescita nel 2015, anno in cui si registrarono
848 Call Center (nel 2011 erano 382), aumentando in maniera considerevole anche
la quota di occupazione, in larga misura giovanile, diventando il salvatore di
molti giovani che sono stati in grado di guadagnare stipendi superiori alla
media del mercato del lavoro in Albania.
Con la chiusura di molte aziende, ma
anche con la contrazione di quelle di grandi dimensioni, la quota di
occupazione ha iniziato a diminuire. Dai 25.000 impiegati nel 2016 oggi se ne
registrano poco più di 22.200 registrando un minimo storico dell’11%. E le
previsioni del futuro non sono rosee.
Secondo i maggiori Operatori, i dati
negativi derivano non solo dall’austerity promossa dal governo italiano in
termini di Privacy e obbligo di annunciare il Paese da cui si risponde/chiama, elementi
che in realtà hanno favorito una sorta di “regolamentazione” del Mercato
causato anche alle multe salate (tra i 50.000 e i 150.000 Euro, a chiamata, per
mancata ottemperanza alle disposizioni normative) ma anche dalla mancanza di
personale con conoscenza della lingua italiana. I giovani albanesi, a
differenza delle generazioni più anziane che hanno imparato l’italiano anche
grazie alla TV o alla Radio italiana, sono più orientati verso l’inglese od il
tedesco con mire emigrazioniste.
E’ vero anche che la richiesta di
servizi dall’Italia sta cambiando, indirizzandosi verso attività di immissione
dati da remoto, attività di consulenza finanziaria/assicurativa e web marketing.