Albania: crescita al 3,2% nel 2025, ma le riforme restano cruciali
La Banca Mondiale prevede una crescita stabile per l'Albania nel 2025. Riforme e integrazione UE saranno determinanti per il futuro…
Secondo il rapporto di primavera pubblicato dalla Banca Mondiale,
l’economia albanese è destinata a crescere del 3,2% nel 2025 e del 3,1% nel
2026, nonostante le incertezze legate all’andamento del commercio globale e
all’instabilità economica internazionale. A trainare questa dinamica positiva
saranno principalmente i consumi interni, gli investimenti e i flussi
provenienti dal turismo, settore sempre più centrale nell’economia nazionale.
Una crescita che, secondo gli esperti, potrà contribuire alla riduzione
della povertà, ma che necessita di un forte sostegno da parte delle istituzioni
attraverso politiche mirate e un rinnovato impegno riformatore.
“Per garantire la sostenibilità della crescita economica, l’Albania deve
continuare ad attuare riforme strutturali, migliorare il clima imprenditoriale
e potenziare l’integrazione con i Paesi vicini e con l’Unione Europea”, ha
dichiarato Richard Record, Responsabile nazionale ad interim della Banca
Mondiale per l’Albania.
Il contesto regionale: un rallentamento annunciato
Il rapporto segnala che, a livello regionale, i Balcani occidentali
dovranno affrontare un rallentamento moderato della crescita nel 2025, legato
soprattutto al calo della domanda esterna e all’incertezza derivante dalle
attuali tensioni commerciali internazionali. A incidere sarà in particolare il
rallentamento dell’economia dell’area euro, partner commerciale di riferimento
per molti Paesi della regione, compresa l’Albania.
Questa contrazione potrebbe comportare una riduzione degli scambi di beni e
servizi, una frenata degli investimenti diretti esteri e un calo delle rimesse,
tutti fattori che potrebbero pesare sulla fiducia di imprese e consumatori.
Le raccomandazioni della Banca Mondiale
Per affrontare questo contesto complesso, la Banca Mondiale propone una
strategia fondata su tre direttrici principali:
1. Diversificazione
delle fonti di crescita, per
ridurre la dipendenza da pochi settori trainanti.
2. Riforme
strutturali, con un focus su
produttività, lavoro e governance.
3. Integrazione
regionale ed europea, anche
attraverso l’adesione al sistema SEPA e l’introduzione delle “corsie
verdi” per agevolare il commercio transfrontaliero.
Particolare attenzione è riservata all’eliminazione degli ostacoli nel
mercato del lavoro, soprattutto quelli che limitano l’accesso delle donne, e al
rafforzamento della competitività interna.
Uno scenario sfidante, ma con margini di crescita
In definitiva, sebbene le previsioni di crescita per l’Albania rimangano
incoraggianti, il contesto globale invita alla prudenza. Per affrontare le
sfide future, sarà determinante il ruolo delle politiche pubbliche nel
rafforzare la resilienza economica, attrarre nuovi investimenti e creare un
ambiente favorevole all’innovazione e allo sviluppo.
L’Outlook della Banca Centrale d’Albania
Secondo l’ultimo Rapporto sulla Stabilità Finanziaria della Banca di
Albania, l’economia albanese ha registrato una crescita del 4,1% nel secondo
semestre del 2024, sostenuta da un'espansione diffusa nei diversi settori, in
particolare da consumi interni, investimenti e dall’ottima performance del
comparto turistico.
La crescita è stata accompagnata da un calo della disoccupazione, un
aumento dell’occupazione e dei salari, mentre la politica fiscale ha mantenuto
un orientamento prudente grazie a un aumento significativo delle entrate
pubbliche.
In parallelo, la pressione inflazionistica è diminuita, favorendo un
allentamento della politica monetaria da parte della Banca Centrale.
Il sistema finanziario si conferma stabile: depositi e prestiti sono
aumentati, nonostante l’effetto limitante derivante dall’apprezzamento della
valuta. La redditività delle banche ha mostrato un miglioramento significativo,
e il livello di capitalizzazione rimane robusto.
Prestiti deteriorati in diminuzione
Il Direttore del Dipartimento di Stabilità finanziaria della Banca
d'Albania, Klodion Shehu, ha affermato che anche la qualità del credito è
migliorata nella seconda metà del 2024, segnando un calo al 4,2% dei crediti
deteriorati, “il livello più basso degli ultimi 15 anni". Durante la
presentazione, avvenuta lo scorso 25 aprile a Tirana, del Rapporto sulla Stabilità
Finanziaria della Banca Centrale, Shehu ha sottolineato che anche l'esposizione
del settore bancario al rischio di mercato, principalmente ai tassi di cambio e
di interesse, resta sotto controllo. "Il settore bancario è cresciuto, ha
ulteriormente garantito la sua attività nel corso del 2024 e nel periodo in
esame. In termini di Prodotto Interno Lordo, il suo peso ha raggiunto il 93,2%.
Conclusioni
L’economia albanese si presenta su una traiettoria positiva, con previsioni
di crescita robuste nel 2025 e 2026, ma la strada verso una stabilità a lungo
termine dipende fortemente dalle riforme strutturali e da politiche economiche
efficaci. Nonostante le incertezze globali e le sfide regionali, la
diversificazione economica, il rafforzamento della competitività e
l’integrazione europea rimangono le leve fondamentali per sostenere questa
espansione. Il contesto positivo a breve termine, alimentato da consumi,
investimenti e turismo, deve essere sfruttato al massimo, mentre le riforme del
mercato del lavoro e l’aumento della produttività rappresentano le sfide
decisive per garantire un progresso inclusivo e sostenibile. L’Albania, dunque,
si trova davanti a un’opportunità significativa, ma solo attraverso una
strategia coerente e una continua attuazione di politiche riformiste sarà
possibile navigare con successo le acque turbolente dell’economia globale.
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